Lasciata Scopello la strada sale fino a Castello di Baida dove proponiamo una variante al percorso classico asfaltato che prosegue lungo la SS187.

Il percorso classico (con dislivello maggiore rispetto alla variante proposta e con il traffico a motore di una strada statale) continua l’ascesa attraversando due brevi (meno di 100 metri) tratti in galleria, entrambi illuminati dalla luce del giorno, dove viene però a mancare lo spazio di sicurezza a destra della carreggiata. La strada continua a salire fino al chilometro 16, con pendenze più pedalabili (4-5%). Si raggiunge quindi un passo, dove c’è la deviazione per Inici e la strada comincia a scendere. Attenzione: sono diversi i tratti in cui manca spazio a destra della carreggiata e si è costretti a pedalare in corsia. Prudenza. Poco dopo il passo ci si discosta dalla SS187 prendendo la deviazione per Buseto Palizzolo, così da allontanarsi dal traffico. Il paesaggio si apre, si intravvede il mare al di là delle colline, le pale eoliche oltre le quali svetta Erice e sulla destra si vedono le cave di marmo.

Proprio le cave di marmo sono la caratteristica della variante proposta che permette di proseguire su di un percorso alternativo alla strada statale, lontano dal traffico, con dislivello inferiore, ma su sterrato: a Castello di Baida non si prosegue per la SS187 ma si imbocca una strada sterrata che corre più o meno parallela alla SS187 ma poco più a nord, a ridosso delle cave di marmo. Si prosegue dritto per affrontare i primi quattro chilometri scarsi su di uno sterrato poco battuto (ma comunque facilmente affrontabile con ruote tipo corsa) con una salita iniziale e una discesa che per poche centinaia di metri risulta ripida, con un picco del 13%. Inizia dopo poco una strada di sterrato bianco, larga e questa volta ben battuta in quanto usata dai camion (non frequenti e comunque ad andatura moderata) che trasportano blocchi di marmo estratti dalle vicine cave. Si costeggiano infatti alcune cave di marmo (attenzione, il bianco può abbagliare: suggeriamo occhiali da sole) accanto alle quali si apprezzano ripetuti vigneti. Lo sterrato non è impegnativo e si può percorrere senza fatica anche con ruote tipo corsa. Finite le cave la variante si ricongiunge con la SS187 e con il percorso tradizionale.

In località Crocevie la strada ha uno strappo al 6%, poi l’ascesa diventa più morbida: Erice è sempre più vicina sulla sinistra, mentre a destra si apprezza il monte Cofano ed il mare.

Fino a Valderice la strada è un continuo saliscendi, ma al chilometro 34 inizia la discesa: sulla sinistra si apprezza un bel panorama sulla pianura agricola alle spalle di Trapani e sull’invaso diga Baiata, fino ad apprezzare poco dopo la stessa città di Trapani, le saline e le immancabili Egadi. Un panorama all’altezza di quanto visto nelle tappe precedenti!

Tappa di chiusura di media lunghezza (circa 40 chilometri), breve e non impegnativa, caratterizzata dalle cave di marmo. Ombra pressoché assente.

Download GPX track below the map!

Download file: Stage VII: tracks+waypoint.GPX

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